30 Gennaio 2024

NEWS #3: Novità nella gestione del FIRR

 

Soddisfazione della Fiarc

Ricordiamo ai più distratti che il FIRR (Fondo Indennità Risoluzione Rapporto) è il fondo in cui convergono gli importi versati annualmente dalle ditte preponenti per costituire l’indennità di fine rapporto. Tale Fondo è definito – con una specifica “Convenzione FIRR” – dagli AEC (Accordi Economici Collettivi)  ed è gestito dall’Enasarco; fino ad ora non esisteva separazione economica tra gestione FIRR e gestione delle altre attività dell’Enasarco. La gestione separata del FIRR era, da lungo tempo, richiesta da Fiarc e Anasf, che ne avevano fatto uno dei loro cavalli di battaglia. (nota della redazione)

Con il 1° gennaio 2024 ha preso avvio la gestione separata del Fondo Indennità Risoluzione Rapporto (FIRR). In tal modo la Fondazione Enasarco ha dato piena attuazione al dettato della vigente “Convenzione FIRR”.

Dal momento che il processo di “segregazione del FIRR” avrebbe dovuto prendere avvio, trascorso un equo periodo di transizione, già da molti anni giustamente l’attuale Governance di Enasarco – che vede, tra gli altri, al suo centro Confesercenti e Fiarc – può rivendicare – e a pieno titolo – il raggiungimento di un difficile e articolato obiettivo a cui ha contribuito il complesso delle risorse umane della Fondazione coordinate e dirette dal Direttore Generale Dott. Antonio Buonfiglio supportato dall’ Ufficio di Direzione Generale.

Ad oggi il debito è completamente separato dal punto di vista economico e finanziario e pienamente rispondente al numero e alle singole entità dei creditori. Dispone, pertanto, di una propria gestione contabile e finanziaria e svolge autonomamente la propria attività di “asset allocation”.

Sono in fase di conclusione, infine, gli ultimi processi di separazione da ulteriori strutture della Fondazione (vigilanza, anagrafica). Insomma: è stato effettuato un vero e proprio “spin off” in attuazione ad un obbligo sancito dalle parti sociali.

Questo processo ci suggerisce due prime considerazioni:

  • oggi Enasarco opera alla luce di una strategia di impresa assolutamente innovativa rispetto al passato;
  • il processo di gestione separata ha dato piena sostanza – e, in questa ottica, è stato realizzato – ad uno dei profili centrali della nostra azione sindacale: la piena titolarità del FIRR da parte dell’agente, titolarità che, nell’operatività della Fondazione, ha già introdotto elementi di certezza e di trasparenza;
  • in questo senso, la richiesta dell’autocertificazione o del contratto rientra a pieno titolo in questi nuovi criteri di certezza e di trasparenza a favore dell’agente. Il contratto, che può essere sostituito da una apposita AUTOCERTIFICAZIONE, offre la data certa di inizio del rapporto e, quindi, la coerenza tra i contributi FIRR versati e quelli effettivamente da versare. Anche la modifica relativa alla liquidazione (dal 1° gennaio lo potrà fare solo l’agente) rientra in tale criterio ed è coerente con il principio di titolarità del FIRR. È evidente che questa procedura deve necessariamente certificare ogni singolo rapporto ed esclude, pertanto, qualsiasi attività massificata.

 

Questi aspetti producono, più in generale, ulteriori riflessioni che ci fanno capire come siamo nel bel mezzo di un percorso del tutto nuovo che già nel precedente anno 2023 avevamo prospettato e, in parte, progettato: la nuova intermediazione commerciale e il ruolo di Enasarco. Un “unicum” su cui si può disegnare il futuro dell’intermediazione.

Partendo dalla titolarità del FIRR potremmo introdurre, il tanto atteso principio “delle anticipazioni finalizzate”, cioè funzionali al sostegno e ai processi di sviluppo.

Il profilo, pertanto, realizza, insieme, sia il concetto di “garanzia” a favore dell’agente determinato dall’accantonamento presso Enasarco, ma anche quello di “titolarità” manifestata dalla gestione da parte dell’agente che si concretizza nella possibilità di accedere ad anticipazioni, necessariamente regolamentate, sul totale dei contributi accantonati.

Evidentemente da cosa nasce cosa. Se parliamo di una nuova dimensione d’impresa agente mutuata anche da progetti di sviluppo perché sostenuta da asset economici fino ad oggi inesistenti, se pensiamo che, nella stragrande maggioranza, il sistema agente – preponente è costituto da una somma di micro-reti, allora, forse, a tutto questo dovremmo metter mano, molto presto, costruendo a un nuovo sistema di rapporti quale contenuto di una nuova contrattazione.

Per maggiori approfondimenti potete rivolgervi alle sedi territoriali della Fiarc

Roma 25 gennaio 2024