2 Dicembre 2020

DECRETO RISTORI QUATER: CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO ANCHE PER AGENTI COMMERCIO. FIARC CONFESERCENTI: “PRIMO RISULTATO, MA ANCORA INSUFFICIENTE. TROPPI GLI ESCLUSI”

COMUNICATO STAMPA
DECRETO RISTORI QUATER: CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO ANCHE PER AGENTI COMMERCIO. FIARC CONFESERCENTI: “PRIMO RISULTATO, MA ANCORA INSUFFICIENTE. TROPPI GLI ESCLUSI”


Anche gli agenti e i rappresentanti di commercio sono fra i beneficiari del contributo a fondo perduto previsto dal “Decreto Ristori quater” approvato dal governo: il beneficio non riguarda l’intera categoria, ma soltanto gli agenti il cui codice Ateco prevalente sia contenuto nell’allegato 1 del decreto.
“Si tratta – dice Antonino Marcianò, presidente Nazionale della Fiarc, la Federazione di categoria della Confesercenti – di un segnale apprezzabile: finalmente anche gli agenti, finora completamente dimenticati, sono stati presi in considerazione. È il coronamento della battaglia della Fiarc, impegnata da mesi nel sottolineare le difficoltà della categoria e della necessità, quindi, che anche per essa venissero adottati adeguati provvedimenti”.
“Non possiamo tuttavia non lamentare – sottolinea il presidente – alcune gravi criticità che inficiano l’efficacia della misura. In primo luogo, non convince la conferma del parametro in base al quale si ha diritto al contributo: il confronto limitato ad un solo mese (aprile) non tiene conto delle modalità di pagamento delle provvigioni agli agenti. Come già sottolineammo in occasione del Decreto Rilancio, data la particolarità della struttura provvigionale degli agenti sarebbe stato meglio ampliare il periodo del confronto ad almeno un trimestre: così facendo, invece, troppi colleghi – come già in occasione del Decreto Rilancio – rimangono fuori dall’indennizzo, non perché non abbiamo subito perdite, ma appunto perché per gli agenti un solo mese è poco significativo. Sarebbe stato opportuno cogliere l’occasione del ‘decreto quater’ per eliminare questa stortura. In secondo luogo, appaiono ingiustificate molte delle esclusioni (alcune delle quali clamorose come quella riguardante gli agenti del settore turismo): si tratta di colleghi che operano in settori ugualmente danneggiati dall’emergenza Covid e dei quali chiediamo l’inserimento in sede di conversione del decreto”.
“Dunque consideriamo questo – conclude Marcianò – soltanto un primo e parziale risultato, nella consapevolezza che agli oltre 200mila agenti italiani sono dovuti sostegni ben più sostanziosi che auspichiamo possano giungere attraverso la misura di perequazione prevista per l’inizio del 2021”.

Roma, 2 dicembre 2020