9 Aprile 2024

L’assemblea dell’Enasarco ha detto NO all’aumento dei contributi !

L’assemblea dell’Enasarco ha espresso, quasi all’unanimità, voto contrario all’aumento dei contributi, aumento che, invece, qualcuno avrebbe voluto. Ciò è avvenuto nel corso della discussione ( e successiva approvazione) del bilancio 2023 della Fondazione.

Affinché possiate leggere tutti i particolari, riportiamo, qui di seguito, il testo completo del comunicato stampa emesso dall’Enasarco:

Comunicato stampa
05.04.2024
Fondazione Enasarco: Bilancio approvato con un deciso NO all’aumento dei
contributi


L’Assemblea dei Delegati della Fondazione Enasarco nella seduta del 5 aprile ha licenziato il
Bilancio 2023 con il voto favorevole del 90% dei delegati presenti e ha detto no ad aumenti
contributivi a carico degli iscritti, approvando il nuovo testo dell’art. 29 del Regolamento delle
Attività istituzionali. La modifica regolamentare ha registrato il consenso pressoché unanime
delle rappresentanze degli agenti, a eccezione solamente dei 5 delegati CGIL CISL e UIL e dei
rappresentanti delle ditte preponenti, contrari unicamente n. 4 delegati Confcommercio e
Confindustria.
“Il bilancio 2023 evidenzia un risultato economico positivo di euro 237 milioni” ha dichiarato
il Presidente della Fondazione Alfonsino Mei, “a cui si aggiungono euro 39 milioni di risultato
del FIRR, per un valore complessivo di euro 276 milioni. Il patrimonio della Fondazione
cresce ad 8,7 miliardi di euro, +5% rispetto al 2022. La riserva legale, corrispondente al
patrimonio netto, è pari ad euro 5,8 miliardi, contro euro 5,6 miliardi del 2022 e rappresenta
5,43 volte il valore delle prestazioni previdenziali 2023”.
“Sul fronte della gestione finanziaria”, ha poi precisato il Presidente Mei, “i proventi
finanziari lordi sono passati da euro 145 a euro 177 milioni, con un incremento del 20%
circa. Le valutazioni e le stime hanno pesato sul bilancio 2023 per euro 59 milioni, di cui
euro 53 milioni riguardanti l’accantonamento per la perequazione delle pensioni, tema che si
avvia oramai alla soluzione con conseguente recupero del valore accantonato e crescita del
patrimonio e della tutela degli iscritti alla Fondazione”.
Nel corso del 2023, l’Organo amministrativo è intervenuto sulla gestione della Fondazione
operando scelte doverose, sia per ciò che riguarda la gestione della previdenza e del welfare,
sia nella gestione dell’ingente patrimonio degli iscritti.
Sul tema dell’adeguamento delle prestazioni previdenziali, determinanti sono stati il senso di
responsabilità e la lungimiranza, oltre che delle Parti sociali, del Governo, in particolare, dei
sottosegretari del Ministero del Lavoro e dell’Economia, che hanno permesso il
raggiungimento dell’obiettivo senza svilire l’autonomia gestionale delle Casse, che, se
proficuamente esercitata, è garanzia di efficienza, di tutela e salvaguardia degli iscritti.
La strada intrapresa dimostra che la Fondazione è un corpo intermedio autonomo, in grado di
iniziative sussidiarie di interesse generale, con risorse provenienti dalla categoria
professionale rappresentata, senza alcun contributo direttamente riveniente dal circuito
politico-istituzionale ed in grado di generare valore per la collettività rappresentata.